Vorrei dipingere le pareti di casa: bianco o a colori?

E, tra i colori, quale scegliere tra la miriade di tinte e sfumature che il mercato mi propone?

Ok, si, è vero, il cambiamento è uno stress!
E Per fortuna! Altrimenti noi professionisti a cosa serviremmo?!

La maggior parte dei miei clienti, quando si tratta della scelta del colore, sono vittime dell’indecisione.

Le ansie più frequenti?

Oddio da dove incomincio? … dovrò spostare i mobili? … Come faranno a dipingere? …. il disordine!… e se sbaglio colore?… e se poi non mi piace?

Niente paura! Tutto può essere affrontato e superato!

>Sappi che:

  • ritinteggiare è molto esaltante: con una spesa contenuta, in poco tempo (circa 2 giorni per stanza) avrai una casa nuova e senza dover fare un trasloco!
  • si possono fare delle prove colore sulle pareti.
  • se cambi idea, puoi sempre coprire il colore, che eventualmente hai ceffato, con un semplicissimo e rassicurante bianco.

Per aiutarti ecco qualche suggerimento:

Monocromia: bianco, giallino, nocciola o grigio

Per essere cauti solitamente punteresti al bianco:

  • perché è una non scelta,
  • perché se si sporca è facile lavarlo,
  • perché se a distanza di tempo perdi il codice del colore, e vuoi fare dei ritocchi, non devi ritinteggiare tutta la parete.

La monocromia però stanca gli occhi, quindi è indicata per un ambiente con librerie, tendaggi, ed oggetti variopinti, dove il colore bianco non sarà dominante.
Se vuoi approfondire il funzionamento dei fotorecettori dell’occhio umano e di come i colori li stimolino, in calce all’articolo, puoi fare un piccolo test.

Tornando a noi!
Altro aspetto da considerare è la luce artificiale e come questa impatta sulle tinte; poiché, ahimé, la dimora la viviamo per la maggior parte del tempo nelle ore serali.
La luce alogena o ad incandescenza, ma soprattutto le lampadine a risparmio energetico, trasformano il bianco in tonalità grigie, cupe … tristi. Al contrario un tenue giallino (solitamente ottenuto miscelando bianco, giallo, rosso ed una punta di nero) con l’illuminazione indoor assume tonalità più calde.

Ahia! … Ed ora ti tocca decidere il giallino.

La scelta della gradazione di colore e della tonalità
Nelle mazzette colori delle varie case produttrici di pitture, vedrai che ogni paletta presenta, per un colore, varie gradazioni, da una più tenue ad una più carica.

Bene! Osservando quella più carica (quella verso la vite che tiene assieme le schede), si può intuire se il giallino contenga più blu, o rosso o nero. Opta per una sfumatura sul beige, o sul pesca e poi scegli il codice che indica la tonalità più tenue. Attenzione al giallino che tende al verde! Da evitare se non si è appassionati dei colori fluo!

Quale colore scegliere e in quale ambiente

Se hai deciso che vuoi osare e personalizzare le varie stanze della casa con l’arcobaleno, la cromoterapia domestica può aiutare e ti confermo, >per mia esperienza, che è vero (Beh non proprio tutto! Il 70%). Il rosso stimolerebbe la circolazione, la pressione sanguinea, la conversazione, i sensi: perfetto per la sala da pranzo, il soggiorno. Puoi dipingere anche solo una parete (ad esempio in un soggiorno dove la zona pranzo è nella stessa sala assieme ai divani).

Unica parete rossa. Progetto di via Montallegro a Genova

Il blu (azzurro, carta zucchero) ha proprietà calmanti, quindi camera da letto. Se temi la tinta unita, magari dipingi le pareti a strisce bianche e blu, oppure buttati su una carta da parati o semplicemente limitati al copriletto o alle tende.

Parete a righe
Copriletto
Tende
Oppure perché no: la moquette!
               Camera da letto. GMR a Sankt Moritz

Il verde ha un effetto molto rilassante sarebbe quindi opportuno evitarlo in soggiorno, poiché è l’ambiente della socializzazione (occorrono molte energie e vitalità), è più indicato per lo studio. Con il verde salvia non sbagli mai.

Arancio niet solo nelle palestre.

Negli ultimi anni è andato molto il caffèlatte, il nocciola e le tonalità di grigio, che sono una valida alternativa al giallino. Rendono gli ambienti molto raffinati.

Perchè limitarsi alle pareti e non colorare anche i soffitti?

Se infine hai un’abitazione con soffitti sufficientemente elevati (la tinta scura tende ad appiattire le profondità), Dai! Forza! Osa! Tingili, magari lasciando una piccola cornice che ne stacca il colore dalle pareti di 3/4 centimetri.

Il test: ogni colore ha un suo complementare

Ad un convegno per aggiornamento professionale hanno illustrato come l’occhio umano sia caratterizzato da milioni di fotorecettori, cellule sensibili alla luce e ai colori. Queste, se stimolate a lungo da un medesimo colore, si affaticano e diventano meno sensibili a quel colore. La conseguenza è la visualizzazione del suo complementare. Per spiegarlo ci hanno sottoposto ad un piccolo test.

Provaci!

Prendi  un foglio bianco, sopra ci disegni un cerchio di circa 10 cm di diametro, che riempirai completamente, ad esempio, di verde.
Appendi il foglio alla parete, poniti di fronte a circa 1 / 2 metri, fissa la forma per circa 15/20 secondi. Poi sostituisci il foglio, immediatamente dopo, con un altro uguale ma completamente intonso. Vedrai che in loco del cerchio comparirà la stessa forma con il colore complementare: il rosso.
Se ti sono rimasti dei dubbi o ne sono comparsi altri, puoi contattarmi dalla pagina contatti.